Voodoo Bar a Roma: un locale dove si pratica anche l'occulto
Guardando un pò le #storie di #instagram di alcuni #attori che seguo sul mio profilo … ho visto spesso che molti di loro frequentano un locale che è anche un ristorante che ha aperto qualche mese fa.
Questo locale prende il nome da un rito tribale come il Voodoo che viene fatto mediante una bambola e degli spilli con l’obiettivo di nuocere la vita di qualcuno.
Ma nonostante il nome mi sono incuriosita nel vedere dove si trovasse questo locale e che tipo di servizio offrisse, visto la numerosa clientela di giovani.
Ed ecco che entrando sul sito vengo a conoscenza di alcune cose molto particolari e direi anche pericolose, per chi non sa gli effetti devastanti che si celano dietro ad esse.
Leggo che all’entrata le ragazze ti chiedono se vuoi il “terzo occhio” e si entra in uno spazio ampio, tra odor di incenso e suoni di sitar. Ma che cos’è il terzo occhio?
In materia occulta il terzo occhio è collegato al sesto chakra, ajna, e alla ghiandola pineale, si dice sia collocato sopra agli occhi al centro della fronte mentre il chakra corrispondente si trova dietro di esso. Il sesto chakra, il cui colore è l’indaco, associato all’intuizione e alla visione, è formato da novantasei petali rotanti, che si trasformano in un vortice turbinante quando il terzo occhio viene aperto. L’apertura del terzo occhio permetterebbe di vedere oltre la forma e rappresenterebbe il presupposto dell’intuito e addirittura della chiaroveggenza.
Si parla sempre di occulto e chiaroveggenza, materie e pratiche del nemico dei piani inferiori.
Ma andiamo avanti.